Cinque anni fa, in un gennaio freddo come questo, nasceva il blog “Il mondo di Cheddonna”, per raccogliere le storie di un personaggio nato nel 2009, sempre a gennaio, sulle pagine di un giornalino di quartiere.
In questi otto anni Cheddonna è invecch…ehm cresciuta, e piano piano ha smesso di essere un personaggio, uno stereotipo, ed è diventata quasi una persona reale, una che si può incontrare a scuola, per strada, al lavoro. Con lei il suo piccolo mondo, in gran parte racchiuso nello spazio verticale di un condominio, si è evoluto e trasformato, facendoci incontrare personaggi spesso assurdi, come assurda è, quasi sempre, la realtà.
Per raccontare le loro storie ho scelto il registro dell’ironia, perché è una forma di narrazione che non fa sconti nemmeno a se stessa, mettendo a nudo, come il re davanti allo specchio, la vera immagine di chi guarda la realtà attraverso di essa.
E,allora, vorrei dedicare questo post, quelli che ho scritto finora e quelli che forse scriverò “al bambino che, tra la folla osannante, grida con forza, coraggioso o sfrontato, che il re è nudo.
E anche al re se, malgrado tutto, non riesce a trattenere un sorriso”.
(da “Le farfalle sotto l’arco di Tito”)
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