Credo che capiti a tutti coloro che scrivono, prima o poi. Quella sensazione di girare in tondo insensatamente, voglio dire.
Di gridare nel deserto.
Di stare intrattenendo un vivacissimo scambio di idee…con se stessi, più che con i lettori.
Di ottenere consensi di convenienza, da persone che probabilmente non hanno letto nemmeno una riga di ciò che si è scritto.
Di continuare a essere disinteressati e obiettivi nell’incoraggiare gli altri e nel promuovere i loro successi, ma di non ricevere quasi mai lo stesso trattamento.
Di essere fraintesi, e giudicati presuntuosi, proprio da coloro che si conoscono anche nella vita reale, per questo voler condividere il proprio lavoro, e per l’entusiasmo che ci si mette nel farlo.
Di essere giudicati frivoli, perché far ridere, e sorridere, si sa, è arte di serie B.
Di stare sprecando il proprio tempo, in fondo.
Poi c’è chi, per averlo fatto sorridere in un momento buio, ti dice grazie e tu resti senza parole, ché tanto non servono, in questi casi. Ma smetti di girare in tondo, e ricominci a camminare, per la tua strada.
Sigh… Amara verità… Grazie di aver condiviso questo pensiero
Siamo tutti sulla stessa barca, vedo… 😉
Esatto. Basta quel solo commento, che ti rimette al tuo posto: allora sai di essere nel posto giusto. Grazie, Chiara. Parole sante.
<3
quando succede tutto assume un senso…è vero.
🙂
Ogni santissimo giorno!
Grazie
Certi giorni di più, altri di meno, per fortuna. 🙂