“Mamma, stasera esco con Salvo il bagnino e i ragazzi del lido.C’è un falò in spiaggia.Facciamo tardi. Stai tra’.” recitava il messaggio de IlPrincipe.
“Anche stasera!” aveva esclamato lei, con disappunto. “E’ una settimana che fa tardi tutte le sere!”
“E’giovane, è in vacanza, e si sta divertendo. E poi Salvo e gli altri sembrano dei bravi ragazzi. Non preoccuparti” l’aveva rassicurata Miomarito, che in vacanza diventava di vedute assai larghe.
“Cenetta romantica noi due soli?”aveva proposto e, prendendola per mano, l’aveva guidata fino a un ristorantino affacciato sul mare.
Cheddonna, per qualche ora, non aveva più pensato a IlPrincipe.
Milletrecento chilometri più su, NonnaNenna si stava preparando a recarsi al concerto dei Pooh, insieme alla banda del N.O.N.N.A. (Nuova organizzazione nonne + o -novantenni ardite).
La sera avanti, alla fiera della porchetta, aveva fatto le due, e quella precedente, al Circo all’aperto, addirittura le tre.
“Alla nostra età tre o quattro ore di sonno sono anche troppe!” ripeteva spesso, e la Zaira, l’Armida e l’Elvezia approvavano incondizionatamente.
A Cheddonna, invece, ne servivano otto, come minimo. Solo che, da quando IlPrincipe aveva cominciato a uscire, la sera, non riusciva a chiudere occhio fino a quando non lo sentiva rientrare, e ora, dopo una settimana di vacanza, era ridotta a uno straccio.